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Viaggio MARZO 2017

A marzo 2017 altre due ragazze ci hanno raggiunto in Brasile per conoscere più da vicino il progetto dell’Associazione.

Dopo qualche incontro in sede in Italia, necessari per familiarizzare con il lavoro dell’Associazione e per sciogliere dubbi pratici relativi al viaggio, le abbiamo ricevute all’aeroporto di Fortaleza e per 15 giorni ci hanno accompagnato nella quotidianità del lavoro, Approfittando delle sere e dei momenti di attesa per approfondire e spiegare quanto si viveva durante il giorno.

Il mese di marzo in Brasile è marcato da tutte le attività di inizio anno scolastico e di chiusura dell’anno contabile.

Sono rimaste colpite da una incontro  particolarmente importante che si è tenuto  in una comunità dove bisognava prendere delle decisioni fondamentali per il futuro del progetto

Catapultate nel pieno di tutte queste attività, sottoposte ad una vera superdose di informazioni, sensazioni, emozioni, difficoltà e soluzioni che potrebbero lasciare disorientati ma che alla fine danno la possibilità di “conoscere” cos’è l’AADB Italia/Brasile e da renderla una…

  

Esperienza impagabile

Appena arrivate l'impatto è stato un po' surreale, proiettate da un viaggio non proprio confortevole, in un caldo afoso e con un fuso orario inclemente in una realtà molto diversa dalla nostra.  Un grande caldo è vero ma mitigato da una altrettanto calda accoglienza, basata sulla condivisione e sulla Amicizia.

In Brasile il tempo vola. La vita non segue gli stessi ritmi a cui siamo abituate in Italia ma i tempi scorrono veloci. Dicevano che avremmo avuto “tempi morti” in realtà noi non ci siamo mai sentite così vive. Questa esperienza ci ha cambiate, giorno per giorno abbiamo capito come funziona il sistema, come vivono, cosa fa e quanto conti l’associazione per queste persone e per le loro comunità. Durante la nostra permanenza abbiamo accompagnato la riunione di inizio anno in un  “assentamento di sem terra”, termine e realtà fino ad allora a noi sconosciute. È stato importante per capire come una comunità cerca di cambiare per migliorarsi. La lideranza dell’assentamento con l’Associazione, hanno cercato di sensibilizzare le mamme e la comunità in merito all'importanza dell'educazione dei propri figli. Il discorso di Terezinha era incentrato su quanto è importante lasciare ai propri figli l’educazione come eredità La loro dura  lotta per la conquista di quella terra sarebbe stata vana se non capita dai propri figli, offrire loro un’occasione di istruzione di qualità, in modo che possano scegliere coscientemente se seguire la stessa strada dei genitori o decidere di essere qualcosa di diverso. In modo che possano quindi essere artefici del proprio futuro. Spiegava che l’educazione è un’eredità che non si può concretizzare, non la dividi con altri, non la vendi, non ti dà ricchezza patrimoniale ma di spirito. 

Insomma, gli stavano offrendo una grande possibilità. 

Abbiamo ritrovato in questi bambini e adolescenti la stessa voglia di crescere, la stessa voglia di avere tecnologie  e opportunità dei ragazzi che conosciamo. Ma, come tutti, devono conoscere anche come si è arrivati fin li, quali sforzi e sofferenze hanno sopportato i propri genitori per dare loro queste opportunità, che si sono rese possibili solo perché hanno avuto alle spalle qualcuno che ha lottato perché la loro vita potesse essere diversa, che ha avuto un sogno e l'ha raggiunto. 

Natalia la giovane che quel giorno è stata scelta come insegnante ha una grande opportunità, ha ottenuto la fiducia delle mamme che le stavano affidando il futuro dei loro figli, con questa esperienza ha la possibilità di crescere sia come insegnante che come persona. A breve avrebbe iniziato un percorso seguita dall'Associazione per ottenere la formazione come educatrice. 

Ci è parso chiaro che le donne sono un pilastro per la crescita culturale e personale in questo paese, portano avanti una missione e si impegnano nonostante una buona parte della Comunità non capisca il valore di ciò che fanno. 

Il lavoro dell'Associazione può cambiare e sta cambiando le cose ma c'è bisogno di tempo, di consapevolezza e di sostegno anche da parte nostra.

 

PARABENS

 

Cristina e Deborah

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