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Viaggio AGOSTO 2018

RUMO AO BRASIL

 

Ci presentiamo,

 

siamo Daniele, Amedeo, Federico e Marta.

Tra luglio e agosto di quest'anno abbiamo avuto la fortuna di fare un viaggio in Brasile con l'associazione AADB ed ora che il viaggio è finito e la routine ripresa non smettiamo di riflettere su quello che abbiamo condiviso, e sopratutto non vogliamo smettere di raccontarlo!

Il gruppo è nato un po' per caso: Daniele, Amedeo e Federico, poco più che ventenni, amici d'infanzia che hanno deciso di condividere questa esperienza e Marta, 30 anni, che, conosciuta l'associazione e interessata a vedere da vicino la realtà del Brasile, ha deciso di aggregarsi.

Il viaggio è durato poco meno di 3 settimane durante le quali abbiamo lavorato e conosciuto il progetto.

Nel dettaglio abbiamo imbiancato alcune scuole, sistemato il giardino e svolto alcune attività di inventario del materiale didattico che abbiamo portato dall'Italia.

Per approfondire e capire meglio il progetto di AADB invece ci siamo confrontati con Terezina, la responsabile brasiliana dell'associazione, che ci ha spiegato come si svolgono le attività: l'esigenza di ciascuna comunità al primo posto! Infatti gli educatori vengono scelti direttamente dalle mamme (o tra le mamme) degli stessi bambini che partecipano al progetto, proprio perchè chi è della comunità può comprendere meglio le necessità di ciascuna di esse e lavorare rendendo più efficienti le risorse e l'impegno dell'associazione.

Abbiamo avuto l'opportunità di partecipare anche ad un incontro di tutte gli educatori delle scuole e questo ci ha permesso di capire anche come gli educatori stessi vengano seguiti e continuamente formati (infatti chi diventa educatore ha anche accesso ad una sorta di "borsa di studio" con cui AADB finanzia gli studi universitari dei docenti).

I protagonisti del progetto comunque sono loro, i bambini! Qualcuno lo abbiamo conosciuto meglio mentre veniva a curiosare alla scuola dove stavamo imbiancando; il lavoro dell'associazione permette loro di avere una formazione complementare a quella della prefettura in molte delle scuole. In questo caso quindi il bambino si trova impegnato tutto il giorno in attività educative e di formazione, oltre che ad aver assicurato un pasto e sostegno per la sua crescita; in altre scuole invece l'associazione lavora direttamente in collaborazione con la prefettura.

 

Tutti e quattro siamo rimasti colpiti da questo viaggio in Brasile, ecco nello specifico una breve riflessione da parte di ciascuno di noi.

 

MARTA

Prima di partire non credevo che andare fisicamente in Brasile a vedere il lavoro dell'associazione avesse un impatto così forte.

E invece non avevo colto prima, da qui, alcune indispensabili sfumature: anzitutto l'aspetto legato alla dignità dell'individuo. Ogni gesto, ogni attività, ogni rapporto o collaborazione che si crea e misurato e calibrato al fine di non rischiare di ledere la dignità di ciascun partecipante al progetto. Più che un aiuto, quella che si offre è una "proposta di collaborazione" finalizzata alla crescita della comunità e a migliorare la qualità della vita di chi ci abita.

L'altro importante aspetto che si coglie stando con i responsabili del progetto e la gente del posto è quanto la formazione, anche quella che magari pensiamo più basilare e scontata, sia in realtà indispensabile per la crescita e a l'affermazione di ciascun individuo all'interno di una società.

Ebbene, sono proprio questi i "dettagli" che secondo me da lontano difficilmente si riescono a cogliere e che rendono il progetto di AADB unico!

Ricevere gli "aiuti" materiali dall'Italia è indispensabile, vero, ma è solo una piccola parte del processo. Sostenere economicamente da qui l'associazione è fondamentale, ma AADB non è solo un tramite di risorse finanziarie e materiali: AADB trasforma il valore concreto raccolto qui in valore forse meno tangibile ma decisamente più importante per la gente del posto ovvero istruzione, che vuol dire coscienza, che vuol dire crescita e cambiamento.

 

DANIELE

Quest’estate ho avuto la fortuna di fare un’esperienza incredibile in Brasile, e per questo sarò per sempre grato all’associazione. Mi viene difficile riuscire a spiegare a parole esattamente come si e svolta e soprattutto, cosa ha significato per me. Ho sempre paura di cadere nella banalità, nel semplice resoconto di una gita scolastica da scuola media; ed è esattamente ciò che non voglio. Non sono importanti i dettagli logistici, le attività giornaliere, gli spostamenti; ma sono importanti le sensazioni, le emozioni provate, i paesaggi ammirati e la “saudade” che questo meraviglioso Paese ha suscitato in me. In Brasile ho lasciato un pezzetto di cuore, e prima o poi dovrò tornare a riprenderlo. Provare per credere.

 

AMEDEO

Credo che non sia per niente semplice raccontare in poche parole tutti quei bellissimi momenti che ho potuto vivere quest’estate a Tururu. L’occasione che Danila e tutta l’associazione AADB ci hanno dato è sicuramente una tra le più uniche e preziose che avremmo potuto cogliere perché il nostro passaggio la in Brasile non è stato d’aiuto solo alla gente del posto, ma ha fruttato tantissimo anche a noi!

Non avrei mai immaginato di lavorare e faticare così intensamente, di entrare in contatto continuamente con tutte quelle persone, di vivere realtà cosi peculiari ma così diverse una dall’altra: senz’ombra di dubbio, aver vissuto in quella maniera un’avventura del genere, rende tutto più speciale e meravigliosamente più vero e concreto. Penso anche che non sia affatto banale dire che, nonostante le persone del luogo abbiano un incredibile bisogno del nostro aiuto e continueranno di certo ad averne ancora bisogno, noi stessi possiamo migliorare tanto ispirandoci alla semplicità con cui loro vivono: l’attenzione delle comunità nella scelta degli educatori dei loro figli, l’energia con cui maestre e maestri cercano sempre di mettersi alla prova e la gioia con cui ogni bambino vive ogni giorno di scuola, dimostrano chiaramente quanto anche noi possiamo apprendere da loro.

Inoltre, tra tutte le numerosissime attività che AADB svolge in Brasile e in Italia, ciò che mi ha impressionato maggiormente è la straordinaria attenzione che si cerca sempre di dare alla persona umana in quanto tale: ognuno va valorizzato al massimo, nessuno è inutile alla comunità; è proprio grazie a questa instancabile attività educativa che l’associazione riesce nel suo piccolo ad alleviare la vita di quelle persone e dar loro prospettive di crescita.

Proprio per queste ragioni non esiterei un attimo a ritornare a Tururu se ne avessi la possibilità e quindi ciò che più mi vien da dire è soltanto un grande e semplice: muito obrigado!

 

FEDERICO

Prendere parte a una missione con l'associazione è stata senza dubbio una delle più grandi fortune che io abbia mai avuto e, ora che sono tornato ormai da alcuni mesi, sento che la famosa "saudade" sta prendendo il sopravvento su di me, specialmente in  questo momento in cui scrivo queste poche righe. Sento dentro di me la voglia irrefrenabile di tornare a Tururu, di fare un'altra partita a pallavolo con i ragazzi della scuola, sentire Teresinha che mi racconta le storie della città e delle persone che lì vivono, farmi coinvolgere nelle loro feste di paese, prendere parte alle riunioni scolastiche dove si balla tutti insieme mano nella mano e, soprattutto, rivivere ancora una volta il calore e i modi di fare di tutte le persone che ho incontrato in questo viaggio. Non dimenticherò mai la bella accoglienza che mi hanno riservato e porterò sempre con me i loro grandi sorrisi che mi hanno fatto capire, più di qualsiasi discorso o spiegazione, per cosa ha combattuto Don Arnaldo e per cosa ora si sta battendo l'associazione. Sono onorato sia di aver potuto dare il mio piccolo contributo nelle scuole brasiliane sia di parlarne ora a cuore aperto: è importante che più persone possibili abbiano la possibilità di conoscere questa magnifica realtà e questa grande associazione. La vera missione comincia qui.

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